Palazzo Doria Tursi

Genova local guide galleria degli specchi

Palazzo Doria - Tursi, uno degli edifici più rappresentativi oltre a essere il più grande della celebre Strada Nuova, oggi conosciuta come via Garibaldi.


Visitandolo, preparatevi a viaggiare indietro nel tempo, tra fasti nobiliari, segreti nascosti e oggetti che hanno scritto la storia d’Italia. Palazzo Doria -Tursi è molto più di un palazzo.

È un simbolo della potenza e dell’opulenza della Genova rinascimentale.

Costruito a partire dal 1565 su commissione di Niccolò Grimaldi, uno dei più ricchi banchieri dell’epoca, il palazzo è un esempio straordinario di architettura tardo-rinascimentale.


Sapete perché Grimaldi lo volle così grande?

La leggenda dice che voleva far colpo sui suoi rivali e mostrare che la sua fortuna superava quella di qualsiasi altro banchiere genovese.

Del resto, a Genova, i palazzi non erano solo case: erano veri e propri biglietti da visita.

Nel 1596 il palazzo passò nelle mani della famiglia Doria, altra dinastia di spicco nella storia genovese, e infine nel XVII secolo fu acquistato dalla Repubblica di Genova per diventare la sede del Podestà.

Oggi, è la sede del Municipio e un pezzo importante del sistema dei Palazzi dei Rolli, patrimonio UNESCO, fa parte del polo museale dei Musei di Strada Nuova e si trova al civico 9 di via Garibaldi.


Ma cosa rende unico questo palazzo?

Beh, iniziamo dall’ingresso monumentale, che è quasi una dichiarazione di guerra alla sobrietà.

Le colonne imponenti, i capitelli decorati e le scale grandiose sembrano dire:

“Qui vive chi comanda”.

Uno degli elementi più sorprendenti è il giardino pensile, una vera rarità per l’epoca.

Pensate: trovarsi nel cuore della città e godere di uno spazio verde, privato, con vista sul porto.

E poi c’è il dettaglio del cortile interno, circondato da logge, che permette alla luce di illuminare naturalmente gli interni.

Un gioco di ombre e riflessi che è ancora oggi una meraviglia per gli occhi.


Entriamo ora nelle sale interne, dove si trova un tesoro che ha fatto il giro del mondo: il Cannone di Paganini, il violino del celebre compositore genovese.

Questo strumento è considerato uno dei più perfetti mai costruiti, e si dice che Paganini fosse così geloso del suo violino da rifiutarsi di lasciarlo toccare a chiunque.


C’è poi un altro oggetto curioso: il peso ufficiale della città di Genova, custodito proprio a Palazzo Tursi.

Si tratta di un’antica unità di misura, usata per il commercio, che doveva garantire scambi equi nel porto. Un simbolo, se vogliamo, della precisione e della serietà con cui i genovesi gestivano i loro affari.

Non possiamo parlare di Palazzo Doria - Tursi senza raccontare qualche aneddoto curioso.

Si narra che, durante l’epoca della Repubblica di Genova, il podestà che abitava il palazzo avesse il diritto di affacciarsi sul giardino e godersi il panorama... ma solo per un’ora al giorno!

Un modo per ricordargli che il potere era una responsabilità, non un privilegio.


Palazzo Doria Tursi essendo uno dei Palazzi dei Rolli, faceva parte del sistema di residenze nobiliari che dovevano ospitare gratuitamente dignitari e ambasciatori in visita.

Il prestigio era ai massimi livelli, ma comportava una spesa enorme per le famiglie, che dovevano garantire banchetti e lussi senza badare a spese.

Qualcuno racconta che i Grimaldi, quando possedevano il palazzo, addirittura fecero affrescare di nuovo alcune stanze per impressionare un re di Spagna.


Questo edificio non è solo un luogo, ma una testimonianza vivente della storia, dell’arte e del carattere dei genovesi: ambiziosi, geniali e un po’ misteriosi.

La prossima volta che passeggerete per via Garibaldi, fermatevi al civico 9, davanti a Palazzo Doria Tursi, e pensate a tutte le storie che i suoi muri potrebbero raccontare.



rolli days Genova local guide
Share by: