Biscotti del Lagaccio, una golosità genovese.
Probabilmente, chiunque almeno una volta nella vita ha sentito parlare di questa bontà.
La maggior parte di noi da bambino, ma soprattutto da adulto, li avrà “pucciati” centinaia di volte in una fumante tazza di caffè latte, o li avrà ricevuti fasciati in qualche delicata carta di pasticceria, portati da una vecchia zia in visita a casa di mamma.
Per chi invece non li avesse mai assaggiati, consigliamo di rimediare al più presto.
E come la maggior parte delle delizie culinarie genovesi, anche i biscotti del Lagaccio hanno una loro storia.
LA STORIA:
Le cronache della vecchia Genova, raccontano che un antico forno vicino a un bacino artificiale chiamato “Lagaccio”, nel 1593 cominciò a produrre questi biscotti.
Il lago artificiale costruito per volere di Andrea Doria, si trovava nelle alture di Genova e serviva ad alimentare le fabbriche di polvere da sparo dell’antica Repubblica Genovese, ed essendo un luogo strategico per la difesa della città si popolò velocemente, così che in poco tempo incrementarono anche gli affari del vecchio forno.
Ancora oggi esiste il quartiere omonimo, esattamente dove si trovava nel 1550, il lago non esiste più, ma per fortuna esistono ancora questi fantastici prodotti, che all’origine erano semplici fette di pane biscottate da portare per mare, poi, con il passare del tempo qualche fornaio, con l’aggiunta di aromi e burro, ne ha reso delizioso il sapore, facendo diventare famosi questi biscotti.
Oggi vengono prodotti da diverse industrie dolciarie in Liguria e in Piemonte, nella zona di Ovada, oppure si trovano nelle pasticcerie più famose della città, anche impreziositi con l’aggiunta di uvetta.
Ingredienti:
Per il fermento:
80 gr. di farina 00
1/2 cubetto di lievito di birra
60 ml. di acqua
Per l’impasto:
85 gr. di farina 00
85 gr. di farina manitoba
100 gr. di zucchero
70 gr. di burro
un pizzico di sale
Preparazione:
Prepariamo il fermento: mettiamo in una ciotola la farina con il lievito e l’acqua, mescoliamo bene, chiudiamo con la pellicola e aspettiamo sino a che avrà raddoppiato il volume.
Mettiamo sul tavolo le farine a fontana, il burro, lo zucchero e un pizzico di sale, uniamo il fermento e incominciamo ad impastare.
Se l’impasto ci risulta troppo duro uniamo un po’ d’acqua quanto basta per amalgamare bene il tutto.
Formiamo una palla, copriamo e lasciamo lievitare almeno 1 ora.
Riprendiamo l’impasto, lo dividiamo in due e formiamo due cordoni che posiamo sulla teglia coperta da carta forno, copriamo e lasciamo lievitare ancora per 1 ora circa.
Accendiamo il forno a 180° e inforniamo per 20/25 minuti controllando.
Sforniamo quando saranno dorati, lasciamo raffreddare e riposare sino al giorno dopo.
A questo punto tagliamo i cordoni a fette in diagonale dello spessore di circa 1 cm.
Mettiamo le fette ottenute sulla grata del forno a biscottare per circa 10 minuti per parte a 150°.
Sentirete il profumo di burro, tornerete bambini ne siamo certi, ottimi per la colazione e da intingere nel latte. Quando vi riprenderete dalla nostalgia che vi coglierà improvvisamente, sappiate che si conservano bene in una scatola di latta per diversi giorni, ma dovrete raddoppiare le dosi, altrimenti finiscono subito!
Genova Golosa